Non te le perdere

News e approfondimenti sull’alluminio

Una pratica invenzione!

Il sistema di apertura delle lattine che conosciamo e utilizziamo oggi, tirando a linguetta, è nato con vent’anni di ritardo dall’invenzione dei comodi contenitori in alluminio.

Il sistema di apertura delle lattine che conosciamo e utilizziamo oggi, tirando a linguetta, è nato con vent’anni di ritardo dall’invenzione dei comodi contenitori in alluminio. Le prime lattine in alluminio sono state prodotte nel 1957, e la loro diffusione è stata capillare e immediata, considerati i grandi vantaggi di questo innovativo contenitore.

Nel corso del tempo le lattine hanno subito diverse modifiche. Nelle prime lattine, la parte alta era sigillata. Si aprivano bucandole con un apriscatole o un punteruolo. Un metodo rudimentale. La prima innovazione consisteva in una linguetta da tirare verso l’esterno. Una soluzione comoda, ancora usata nelle scatolette, ma che nelle lattine comportava il rischio di tagliarsi con molta, troppa facilità mentre si beveva!

È solo a metà degli anni ’70 che è apparso il nuovo metodo di apertura, più pratico e sicuro: la linguetta a pressione, che si ripiega all’interno e resta attaccata alla lattina, una novità brevettata nel 1980, talmente apprezzata da imporsi come nuova regola per la produzione di lattine per bevande. In più, questa nuova linguetta rimane attaccata alla lattina e si smaltisce insieme, senza il rischio di finire nell’indifferenziato con spreco di prezioso alluminio. Ha dunque anche il vantaggio di essere più ecologica. Ma forse non tutti usano un suo vantaggio pratico: utilizzare l’anello come sostegno per la cannuccia, in modo da non farla cadere all’interno della lattina!

Riciclo